Nel 2020, la NASA ha concesso contratti a tre imprese private – SpaceX, Dynetics e Blue Origin – per lo sviluppo di un sistema di atterraggio umano (HLS) nell’ambito del programma Artemis, volto, ancora una volta, a far atterrare in sicurezza gli astronauti sulla luna.
Il 16 aprile, la NASA ha rivelato ufficialmente che il veicolo spaziale all’avanguardia di SpaceX, chiamato “Starship”, ha trionfato sugli altri contendenti, assicurandosi un contratto da 2,9 miliardi di dollari per la produzione del lander lunare per la missione Artemis. SpaceX è l’azienda fondata nel settore da Elon Musk.
L’ambizioso obiettivo di far atterrare gli astronauti sulla luna entro il 2024 è stato inizialmente fissato dall’ex presidente Donald J. Trump e dalla sua amministrazione. Durante una recente conferenza, l’amministratore ad interim della NASA Steve Jurczyk ha dichiarato che i progressi di SpaceX nello sviluppo del lander lunare, Starship, sarebbero stati attentamente monitorati dal team della NASA per determinare se la linea temporale del 2024 sia fattibile.
Il programma Artemis, che mira non solo a riportare gli astronauti sulla luna dopo decenni, ma anche a stabilirvi una presenza umana sostenibile, è un’impresa ambiziosa che richiede tecnologia avanzata, pianificazione precisa ed esecuzione robusta. Sebbene la tempistica per l’atterraggio sulla luna entro il 2024 sia impegnativa, la NASA e SpaceX si impegnano a garantire sicurezza e affidabilità nello sviluppo del lander lunare. Verranno condotte valutazioni e valutazioni regolari dei progressi per garantire che il progetto rimanga sulla buona strada.
La collaborazione della NASA con SpaceX, una delle principali società spaziali commerciali nota per il suo approccio innovativo all’esplorazione spaziale, è stato un significativo passo avanti nell’avanzamento del programma Artemis. La Starship, con il suo design e le sue capacità avanzate, è stata scelta come veicolo spaziale per trasportare gli astronauti sulla superficie lunare, segnando una pietra miliare significativa nella partnership tra NASA e privati.
Il successo di questo sforzo collaborativo non solo aprirà la strada a future missioni umane sulla luna, ma preparerà anche il terreno per eventuali missioni con equipaggio su Marte e altrove.
George Guido Lombardi
Membro Senior del Comitato scientifico