Abbiamo intervistato un nostro nuovo giovane associato, Giacomo Lovato, titolare di ALPHA CONCIERGE, il quale si è lanciato di recente in una nuova avventura imprenditoriale, abbiamo voluto approfondire il suo punto di vista in merito al mondo del concierge del lusso in questo periodo storico.
Giacomo, il turismo d’alta gamma è ripartito, come si sta sviluppando il mercato?
Il momento storico che stiamo vivendo e che può essere definito “post pandemia” ha portato alla luce e sta facendo riscoprire alle persone “l’esperienza del viaggiare”, soprattutto il settore lusso ha visto aumentare in modo esponenziale la sua fetta di mercato dovuto al fatto che, secondo diversi dati, i consumatori di questa fascia cercano sempre di più motivazioni sensoriali ed emotive, delle vere e proprie experience durante i loro viaggi.
Dunque, oggi, in un mercato di offerte turistiche veramente ampie è facile potersi destreggiare nelle tante proposte portate avanti quotidianamente dai tour operator, come si articola quest’offerta?
No, il vero scopo di queste offerte turistiche, anche chiamate experiences è l’acquisizione di esperienze uniche da parte dell’utente, vere e di altissima qualità finalizzate a raggiungere, attraverso servizi personalizzati ed esclusivi, l’appagamento interiore del turista che ha visto aggiungersi al suo viaggio anche l’assistenza nello shopping e ogni altra attività personalizzata e di pregio che lo possa soddisfare.
Una stima sostiene che osservando il comportamento dei turisti di fascia alta si può notare che per pranzi, visite, tour e shopping l’utente spende più del 70% per questi servizi, rispetto ad un 50% che vale invece per i turisti di target più basso.
Come è cambiato di recente il mercato del turismo di lusso?
Nel mio percorso lavorativo con Alpha Concierge ho riscontrato infatti un cambiamento notevole nelle preferenze dei turisti riguardo al ventaglio di proposte, basti pensare che l’offerta di visite guidate non viene più svolta solo in siti importanti a livello storico o artistico, ma anche all’interno di aziende i cui marchi sono famosi in tutto il mondo, e dove tutto ciò ha lo scopo di far conoscere i vari processi del Made in Italy. Chi fa o ha fatto questi tipi di experience si definisce non solo soddisfatto ma anche appagato di conoscere e toccare con mano le varie fasi produttive e creative di ciò che ha sempre solo comprato o gustato.
Chi sono coloro che richiedono i vostri servizi?
In particolare bisogna tener presente il numero crescente di rich millennials e generation Z, ovvero la nuova voce che rappresenta ad oggi 1/5 della nuova clientela, sopratutto internazionale; usufruendo delle vacanze di lusso oltre ai vari pacchetti experience sempre di alto livello, questo target li utilizza quale strumento per farsi notare e per confermare il proprio status come parte di un nuovo gruppo d’élite, esponendo le immagini e i video attraverso i social networks.
Quale è il futuro del settore?
Un dato significativo è l’incremento della base di clienti del lusso che si attesterà a più di 400 milioni entro il 2030 rispetto agli attuali 390 milioni (prepandemia), soprattutto grazie al traino di una crescente classe media asiatica motivata dal desiderio di esperienza di lusso ancor prima che dall’acquisto di un bene di quella fascia.
Con Alpha Concierge siamo in grado di offrire un ampio ventaglio di servizi che hanno che primario obiettivo il “coccolare” il cliente e il sapere costruite insieme un percorso indimenticabile sotto ogni aspetto. Lo scopo è anche quello di generare positività e indotto economico in un momento storico in cui, purtroppo, viviamo una crisi psicologica di massa, ancora prima che socio-economica e siamo bombardati da notizie ed eventi poco positivi e stimolanti.
Grazie per l’intervista e in bocca al lupo caro Giacomo!
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